Ma ieri sera, purtroppo, ha fatto acqua. Nel momento stesso in cui si decide di impedire ad un avversario, con tutti i mezzi, di parlare in pubblico, di esprimere liberamente il proprio pensiero, si commette una infrazione etica grave che non può passare sotto silenzio né tanto meno essere sottovalutata. Ieri sera il candidato delle liste civiche ha dato il meglio di sé – o il peggio di sé – rivelando ad una piazza sbigottita ed attonita la sua vera indole di politico non autorevole ma autoritario. Nel maldestro tentativo di ostacolare il comizio di ringraziamento del dr. Franco Catalano e del dr. Saverio Fatone, ha minacciato di occupare il palco fino alla mezzanotte e di continuare a parlare, cioè a ripetere gli stessi refrain che ascoltiamo da vent’anni a questa parte. Fino a mezzanotte, probabilmente a beneficio di una piazza gremita di ombre. La fermezza della prof.ssa Caterina Montaruli ha impedito che si consumasse un atto di inciviltà e di barbarie. Vito Ottombrini ha rivelato grinta e carattere. Salito per pochi minuti sul palco, ha pesantemente stigmatizzato il comportamento del suo avversario, invitandolo ad andare in pensione dalla vita politica. Il consiglio è stato accolto da una ovazione generale. È un invito saggio e che andrebbe preso in seria considerazione. Siamo nel terzo millennio di storia dopo la venuta del Cristo. Siamo nel 2011 e dobbiamo ancora assistere a sceneggiate e ad espedienti di bassissimo profilo, che nulla hanno a che fare con la politica e con l’amministrazione di un paese come Ruvo di Puglia, che chiede politici seri, onesti, sereni, liberi dal demone del potere a tutti i costi (cosa assai sospetta), ottenuto spesso con metodi poco ortodossi, semmai facendo leva sul timore reverenziale ed altro. Ieri sera i sinceri democratici di tutti gli schieramenti, di centrodestra e di centrosinistra, cittadini di ogni estrazione sociale, uomini, donne e giovani di diversa provenienza ideologica e culturale, hanno testimoniato in Piazza Matteotti, con la loro massiccia presenza, che è possibile essere uniti su taluni principi basilari che sono a fondamento della civile convivenza e della buona politica. Il candidato delle civiche è riuscito in un’impresa che non era mai riuscita a nessun altro: unire uomini e donne di centrodestra e centrosinistra contro il suo modo di concepire il potere e la politica. Forse è l’unico servizio degno di questo nome che ha reso al paese. |