I ruvesi festeggiano il Lunedì dell'Angelo la Madonna Annunziata che si venera nell'antico Casale di Calentano. Oggi invece la festa ricca di eventi. Il Comitato organizzatore della festa di Calentano ha messo su un programma molto variegato non ci resta che partecipare all'evento. Intanto un po’ di storia A circa 8 chilometri da Ruvo, all’interno del Casale di Calentano, a circa 360 m. di altitudine fu eretta una chiesa di cui si hanno notizie già nel 1392. Il santuario, dedicato all’Annunziata, fu ampliato nel 1433 come si può evincere da un’iscrizione lapidea presente nell’attuale sagrestia (corrispondente al primo nucleo dell’impianto religioso). L’attuale chiesa è frutto di un restauro effettuato nel ‘700. Essa è inserita in un complesso più ampio comprendente alcuni resti di una casa baronale e un’abitazione destinata al Vescovo di Ruvo. In epoca angioina Calentano era un casale facente parte del feudo di Ruvo. Carlo I D’Angiò con regio decreto del 1269 concesse tale casale a Roberto de Colant (feudatario di Ruvo). Dal nome del suo possessore De Colant è probabilmente derivato il nome "Calentanus" che significa "possedimento del De Colant". Il casale divenne famoso per la presenza al suo interno di pregevoli affreschi, tra cui quello della "Vergine con il Bambino", attualmente collocata sulla parete destra della chiesa di fronte alla sagrestia. Tale affresco è affiancato dalle raffigurazioni di S. Leonardo e S. Antonio Abate. La raffigurazione di quest’ultimo spiegherebbe la presenza dei monaci basiliani in questo sito. Ciò dimostra l’esistenza del Santuario di Calentano già nel X secolo quando Ruvo e tutta la Puglia rientravano nei domini bizantini. Un antico detto popolare dice “Calendan vè rutt e vien san”. Si racconta che, nell’attuale chiesetta di Calentano, trovassero rifugio per recuperare le forze e curarsi le ferite i CROCIATI di ritorno dalle terre Sante dopo aver approdato a Bari. |