Sul finire del 2014 arriva una nuova notizia positiva a proposito della infinita questione del debito fuori bilancio del Comune legato alla questione espropri dei comparti. Grazie alle transazioni concluse in queste ore tra Amministrazione e alcuni proprietario di suoli del comparto L infatti, una quota del debito di € 1.334.000 è stata saldata con un esborso di € 1.019.908; il Comune ha così ottenuto un risparmio di € 314.000. Con questo pagamento, la somma complessiva dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel bilancio 2014 e definiti da sentenze, scende sotto i sei milioni di euro: da 7.151.101euro a 5.817.101. Queste ultime transazioni, inoltre, hanno anche consentito una definizione precisa di tutte le pendenze del comparto L. “Si tratta – ha detto il sindaco, Vito Ottombrini – di un intervento decisamente positivo che rappresenta, a mio giudizio, un esempio di buona amministrazione e costituisce un buon auspicio per il 2015. Questa transazione, particolarmente delicata, consente all’ente di ridurre il debito definito dalle sentenze passate in giudicato, e di risparmiare cifre importanti per il Comune e, di conseguenza, per i soci delle cooperative. Quello dei debiti relativi ai comparti è un problema enorme e antico, che rappresenta una seria ipoteca sul presente e sul futuro della nostra Ruvo, nonché una forte penalizzazione per la nostra azione amministrativa; e tuttavia, sin dal nostro insediamento ci siamo assunti, con senso di responsabilità, l’onere di affrontarlo e di provare a disinnescarlo, come artificieri alle prese con un ordigno inesploso. La situazione resta complessa e delicata e quella del dissesto (un’autentica disgrazia per tutti) è una evenienza non ancora completamente scongiurata; noi però, anche per tutto il 2015, continueremo a lavorare e ad andare avanti un passo dopo l’altro, mantenendo i nervi saldi, verso la soluzione della questione, nell’interesse dell’intera comunità e per la serenità del paese.” Come si ricorderà, il debito in questione riguarda la somma dovuta dal Comune a un gruppo di proprietari di suoli edificabili espropriati nel 2001; somma (definita da sentenze passate in giudicato) salita a dimensioni gigantesche nel 2007 dopo una sentenza della Corte Costituzionale che ha imposto che i suoli espropriati vengano indennizzati a prezzo di mercato e non a prezzi politici. Denaro che nei prossimi mesi i soci delle cooperative dovranno rimborsare al Comune. Luca Basso |