Il Comitato spontaneo è contrario ai lavori che “ne snaturerebbero la forma” Ci sarebbero già 250 firme e il comitato si impegna a portarne a casa almeno altre 250 entro la fine di questa settimana. Comincia con un successo, insomma, la mobilitazione del Comitato Piazza Castello che, da sabato sera, è in strada per informare e sensibilizzare i cittadini sul progetto di riqualificazione della piazza, voluto dall’amministrazione di Vito Ottombrini. Il progetto, secondo il comitato, stravolgerebbe la piazza cancellandone la sua storica forma ellittica. Di qui la scelta di una mobilitazione e la raccolta delle firme per il referendum: il comitato è in presidio permanente, già da due giorni, sul posto. Qual è l’iter per un referendum cittadino? Lo statuto comunale prevede l’indizione dei referendum consultivi «quali strumenti qualificanti di partecipazione del cittadino all'amministrazione locale». Il referendum dovrà essere presentato al sindaco da un comitato promotore, composto almeno da 200 elettori, passerà poi l'esame della commissione tecnica ad hoc e poi tornerà di nuovo dal sindaco, che dovrà deliberare sulla sua ammissibilità. Sarà poi necessaria un'ulteriore raccolta di firme, pari almeno al 10 per cento degli elettori ruvesi, per poter passare all’indizione del referendum vera e propria. Il percorso, insomma, si preannuncia lungo e in salita ma non è detto che, nel frattempo, l’amministrazione comunale e il Comitato Piazza Castello non scelgano la strada del dialogo. I tempi, in effetti, stringono. Per non perdere il finanziamento europeo di 2 milioni di euro, i lavori dovranno essere consegnati entro fine anno ed è necessario avviare quanto prima il cantiere. Burocrazia a parte, il comitato ricorda che tutti gli elettori ruvesi possono votare, tutti l giorni, dalle 10.30 alle 13 e dalle 18 alle 21, fino al primo febbraio. Dove? Naturalmente sulla rotonda di piazza Castello, proprio davanti a palazzo Avìtaja, sede dell'amministrazione comunale. |