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La Civica Amministrazione di Ruvo di Puglia ha deliberato circa un anno fa la realizzazione di un impianto ad energia rinnovabile (fotovoltaica) nel cimitero cittadino secondo la procedura del project financing, cioè con esclusivo apporto di capitale privato. Ignorando per molti mesi l’atto d’indirizzo espressamente ricevuto, l’Ufficio Tecnico non ha mai avviato la procedura di aggiudicazione, attraverso un procedimento ad evidenza pubblica, di un’opera di cui molte città del Nord si stanno febbrilmente dotando come di un significativo segno di civiltà ambientale, e che una recente legge dello Stato favorisce con contributi mirati. Caduta l’Amministrazione, il Commissario Prefettizio subentrato, invitato ad indagare perché l’Ufficio competente avesse tenuto al palo una procedura voluta da un’Amministrazione nella sovranità dei suoi poteri, ha deliberato invece, con un atto vistosamente contraddittorio nella forma e nella sostanza, di non dare più corso alla realizzazione dell’opera dichiarandola “non conveniente” : tutto questo senza degnarsi di esaminare il progetto preliminare, e senza allegare all’atto deliberativo alcuna relazione tecnico-finanziaria che corroborasse le sue personalissime valutazioni. Come giovane cittadino di Ruvo rivolgo, pertanto, il mio plauso al Dirigente dell’Ufficio Tecnico per non aver voluto sprecare per dieci mesi il suo prezioso tempo in quisquilie ecologistiche che avrebbero turbato il sonno profondo in cui giace oggi la Città. Ma soprattutto ringrazio il Commissario Prefettizio che è riuscito in un sol colpo: 1) a togliere alla Città ciò che la volontà popolare, attraverso i suoi legittimi rappresentanti, le aveva voluto dare; 2) a cancellare un sia pur piccolo apporto all’immenso problema energetico del nostro tempo; 3) a dimostrare come le pubbliche istituzioni siano in grado di ostacolare, anziché favorire, la collaborazione dei privati alla crescita di un Mezzogiorno sempre più affamato di lavoro e di tecnologia; 4) a far capire a un giovane laureando in Ingegneria perché, da laureati, non resta altro che fuggire da queste ingrate e mal governate terre.
Ti capisco, ma non è fuggendo che risolvi i problemi. Al contrario cerca di combattere e di rimanere fermo. Non allontaniamoci tutti che sto paese più va avanti e più indietro rimane. Combattiamo contro i soprusi ed ingiustizie::avv
Originally
posted by iurilli123 on 30/01/2006 16:45
La Civica Amministrazione di Ruvo di Puglia ha deliberato circa un anno fa la realizzazione di un impianto ad energia rinnovabile (fotovoltaica) nel cimitero cittadino secondo la procedura del project financing, cioè con esclusivo apporto di capitale privato. Ignorando per molti mesi l’atto d’indirizzo espressamente ricevuto, l’Ufficio Tecnico non ha mai avviato la procedura di aggiudicazione, attraverso un procedimento ad evidenza pubblica, di un’opera di cui molte città del Nord si stanno febbrilmente dotando come di un significativo segno di civiltà ambientale, e che una recente legge dello Stato favorisce con contributi mirati. Caduta l’Amministrazione, il Commissario Prefettizio subentrato, invitato ad indagare perché l’Ufficio competente avesse tenuto al palo una procedura voluta da un’Amministrazione nella sovranità dei suoi poteri, ha deliberato invece, con un atto vistosamente contraddittorio nella forma e nella sostanza, di non dare più corso alla realizzazione dell’opera dichiarandola “non conveniente” : tutto questo senza degnarsi di esaminare il progetto preliminare, e senza allegare all’atto deliberativo alcuna relazione tecnico-finanziaria che corroborasse le sue personalissime valutazioni. Come giovane cittadino di Ruvo rivolgo, pertanto, il mio plauso al Dirigente dell’Ufficio Tecnico per non aver voluto sprecare per dieci mesi il suo prezioso tempo in quisquilie ecologistiche che avrebbero turbato il sonno profondo in cui giace oggi la Città. Ma soprattutto ringrazio il Commissario Prefettizio che è riuscito in un sol colpo: 1) a togliere alla Città ciò che la volontà popolare, attraverso i suoi legittimi rappresentanti, le aveva voluto dare; 2) a cancellare un sia pur piccolo apporto all’immenso problema energetico del nostro tempo; 3) a dimostrare come le pubbliche istituzioni siano in grado di ostacolare, anziché favorire, la collaborazione dei privati alla crescita di un Mezzogiorno sempre più affamato di lavoro e di tecnologia; 4) a far capire a un giovane laureando in Ingegneria perché, da laureati, non resta altro che fuggire da queste ingrate e mal governate terre.
Non abbatterti, anche perchè ho letto sulla Repubblica di Bari tale articolo denuncia. Sai alla fine io penso che chi prenda decisione del genere prima o poi capisce che ha sbagliato e ritorna sui suoi passi. Il sud siamo noi e se non lo difendiamo con i denti tra qualche anno chissà poveri ragazzi. Cerchiamo di reagire, compatti a questa politica distruttiva e non propositiva. Fatti una passeggiata al nord, vai in comune e li: buon giorno signore mi dica desidera? Fatti una passeggiata nel nostro comune e capirai la differenza. ::sbattere
Si intanto noi givani aspettiamo la pensione per faci la passeggiata mattutina in villa. Cerchiamo invece di reagire denunciando come ha fatto iurilli123. |ncz|