Farmacia Caputi
Corso Cavour, 28 Farmacia D'Aprile
Corso Carafa, 10
Telefono: 080-3611735; Farmacia Leone
Via Nenni, 16/18
Telefono: 080-3603047; Farmacia Puteo
Corso E.Carafa, 74
Telefono: 080-3611368; Farmacia Samarelli
Corso Cotugno, 6/A
Telefono: 080-3611627; Farmacia San Francesco
Via Duca Della Vittoria, 32Telefono: 080-7982678; Farmacia Tota
Corso Jatta, 34
Telefono: 080-3611389; Farmacia Ruvo
Via Verga, 42-44-46
Telefono: 080-4721223;
Carabinieri Tel. 112 - Servizio di Pubblica utilità
Polizia di Stato - Bari Tel. 113
Vigili del Fuoco Tel. 115 - Servizio di Pubblica utilità
Soccorso Stradale ACI - Bari Tel. 116 - Servizio di Pubblica utilità
Guardia di Finanza Tel. 117 - Servizio di Pubblica utilità
Emergenza sanitaria Tel. 118 - Servizio di Pubblica utilità
Corpo Forestale dello Stato Tel. 1515 - Servizio di Pubblica utilità
CCISS viaggiare informati Tel. 1518 - Servizio di Pubblica utilità
Una nuova richiesta di informazioni è partita dalla Commissione europea all'indirizzo dell'Italia per le agevolazioni fiscali di cui beneficiano enti ecclesiastici, ma anche altre società miste a fini non esclusivamente commerciali. Fonti comunitarie rivelano che le richieste dell'Antitrust comunitario riguardano la riduzione del 50% dell'imposta sulle società (Ires), le esenzioni sull'Ici e su imposte dirette dai redditi da fabbricato concesse a enti religiosi e no profit. Al Governo italiano la lettera dà formalmente 30 giorni di tempo per rispondere, anche se da Bruxelles si lascia trapelare che il termine non è ultimativo, in quanto gli stessi funzionari comunitari sono consapevoli che è stata sottoposta a Roma una vasta serie di domande ad ampio raggio, che probabilmente richiederanno più tempo per raccogliere delle risposte attendibili. Le richieste dei servizi del commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes cercano infatti di fare una ricognizione a tutto campo delle agevolazioni concesse in Italia agli enti religiosi ma anche ad altri tipi di istituzioni che possono trovarsi in alcuni segmenti di mercato in concorrenza con società commerciali, sebbene non ne abbiano il profilo. «Abbiamo inviato una richiesta di informazioni, non ci sono giudizi da parte nostra», ci ha tenuto a puntualizzare il portavoce dell'Antitrust europeo, Jonathan Todd, riabadendo che la ricognizione preliminare (non si tratta infatti ancora di una inchiesta formale per aiuti di Stato) riguarda solo la parte commerciale delle attività di istituti religiosi e non, beneficiari delle esenzioni fiscali. Fonti vicine al dossier spiegano infatti che la Commissione europea, ancor prima di essere sollecitata sul piano politico da ricorsi di esponenti del Partito radicale, ha dovuto agire in risposta a denunce provenienti da operatori italiani in campo turistico-alberghiero e della sanità. Secondo questi soggetti, infatti, vi sarebbe una distorsione della concorrenza in quanto enti ecclesiastici che beneficiano delle esenzioni fiscali, farebbe loro concorrenza su mercati commerciali aperti alla concorrenza. Anche all'indirizzo dei ricorrenti Bruxelles ha inviato ora richieste di informazioni, riguardanti giro d'affari e situazione di mercato, proprio per verificare la fondatezza e la portata economica delle denunce. La Kroes ci ha poi tenuto ad ampliare il raggio delle domande anche ad enti non religiosi, proprio per evitare ogni accusa di parzialità o di anti-clericalismo, generata durante l'estate dalle indagini preliminari già avviate in Italia e Spagna sugli effetti degli sgravi fiscali sulle attività di organismi ecclesiastici con ricadute commerciali. «Finalmente la Commissione Ue ha compiuto il passo che aveva annunciato questa estate», ha commentato il deputato radicale Maurizio Turco, che nella scorsa legislatura aveva sollevato la questione con un'interrogazione. «Sui non privilegi fiscali della Chiesa – ricorda la senatrice del Pd-Ulivo, la teodem Paola Binetti – la Chiesa stessa si è già espressa con dati concreti, con i suoi bilanci chiari e trasparenti».